GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE PALLIATIVE.

Anche quest’anno, non poteva sfuggirci questo importante appuntamento.
L’11 novembre, giornata dedicata al vescovo Martino di Tours e giornata nazionale delle Cure Palliative, la cui etimologia ci rimanda al “pallium” latino, il mantello che avvolge, riscalda e protegge.
Non è un caso che le cure palliative si riconoscono nel gesto di questo santo, il cui mantello si rigenera miracolosamente. San Martino porta calore, per un po’ certamente, non per sempre, esattamente come salva, temporaneamente, dalla morte il povero malcapitato che, prima o poi, morirà, come ogni essere umano. Ma ritrova il suo mantello integro, la mattina successiva, come chiunque faccia dono di sé e non si ritrova affatto impoverito dalla sua generosità. Anzi, spendersi per l’altro restituisce vigore ed energia. Questo provano a fare, tutte le mattine, operatori e volontari di cure palliative della Fondazione Via delle stelle, diretta dal Presidente dr Vincenzo Nociti.
I festeggiamenti e momenti di riflessione, organizzati in Hospice, per questa giornata, si inseriscono nel più ampio contenitore di “SpazioCultura…la cultura che cura” ideato e coordinato dalla dottoressa Francesca Arvino e che la Fondazione “Via delle Stelle” incoraggia e sostiene e pone in essere per garantire la migliore qualità della vita ai nostri ospiti e al loro nucleo familiare, che si trovano a percorrere un tratto di vita particolarmente importante e delicato e complesso. Il file rouge di questa giornata, è stato “riconnettiamo il cuore della terra a tutto ciò che ha un cuore”, in uno straordinario viaggio, anche negli anfratti più nascosti, alla scoperta delle bellezze naturali della nostra regione, in compagnia dell’associazione culturale Rhegium Julii. Ed è stato un riconnettersi ad un cuore pulsante. Subito dopo i saluti del presidente Pino Bova, il poeta Vincenzo Filardo ci ha portato sulle ali di una lettera che Seattle, capo indiano, scrive al presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce in cui esprime il suo profondo messaggio di amore e di attaccamento alla terra. A seguire, la poetessa Mimma Scibilia ci ha portato, con la sua poesia e video a corredo, a gustare le meraviglie naturali nascoste di questa regione. Chiude la mattinata la poetessa Daniela Scuncia regalando ai presenti dolci versi di una poesia del padre sulla preziosità del vino.
Anche quest’anno, Cristina Caridi, referente dello SpazioMusicale, alla presenza dei nostri ospiti, dei familiari e di tutti gli operatori e volontari, ha moderato i vari interventi con passione ed entusiasmo. Non solo, con il suo emozionante trio, composto insieme alla spumeggiante cantante Alessia Genua e il Maestro Dario Siclari, ha allietato gli animi dei presenti per l’intera mattinata.
Si ringraziano i Volontari che offrono il loro talento, il loro tempo per la perfetta riuscita di questi momenti.
Si ringraziano tutti gli operatori dell’equipe, elementi importantissimi per il servizio della persona ammalata.
Si ringrazia Nino Zumbo per aver offerto il vino novello. Si ringrazia don Saverio Caccamo, della chiesa di San Giuseppe SS Salvatore, e Donatella Scopelliti per averci deliziato con le loro dolcezze.




